Mi chiamo Claudio, ho 22 anni e sono laureato in Filosofia all’Università degli studi di Bari. Attualmente lavoro e frequento all’Università degli studi di Siena il corso di laurea magistrale in “Antropologia e linguaggi dell’immagine”. Le mie passioni sono la filosofia, la letteratura e naturalmente i fumetti.
- Il tuo libro è un saggio sul fumetto. Come mai questa scelta? Vuoi spiegarci qualcosa a riguardo? I tuoi studi hanno influito sulla decisione di pubblicare un libro su questo argomento?
Questo saggio nasce allora dalla voglia di mostrare la possibilità di incentrare un percorso didattico sul fumetto e con il fumetto, usando questo strumento nelle mie ricerche e studi personali.
Certamente i miei studi hanno influito sul percorso e la direzione che dovevo dare a questo lavoro.
- Pensando ai fumetti viene a tutti in mente l’immagine di Dylan Dog o i Peanuts. A quale dei due generi, totalmente differenti, ti senti maggiormente affine?
I Peanuts invece è un universo popolato da filosofi e poeti bambini, che mostrano e interpretano le numerose sfaccettature dell’esistenza con un linguaggio a tratti poetico. “Schulz è un poeta” afferma U. Eco, e ha ragione.
Pur apprezzando entrambi i generi, sicuramente mi sento maggiormente affine al linguaggio dei Peanuts.
- Come ci si approccia a questo genere letterario così diverso da quello di un romanzo? E perché l’hai scelto? Con quale opera potrebbe iniziare un novizio?
Per questo genere letterario un novizio deve avere un dato campo di ricerca da analizzare, utilizzando gli strumenti che più trova adatti. Io ho usato i libri e anche i fumetti.
- In “Il fumetto tra i banchi di scuola”, affronti tematiche importanti come: la filosofia, la storia, la letteratura. E’ un modo per invogliare i giovani ad avvicinarsi con piacere a queste materie?
- Ci racconti come nasce un saggio? Quali sono le difficoltà che hai riscontrato scrivendolo? E quali le soddisfazioni?
Le difficoltà che ho riscontrato sono state la ricerca di un linguaggio chiaro e curato, ed una attenta ricerca per i vari temi. Le soddisfazioni sono state la conclusione di questo piccolo saggio, seguita dai commenti di alcuni lettori che mi dicevano che avrebbero letto con più attenzione le opere affrontate nel libro.
- Immagino che tu legga molti fumetti. Esulando da questo genere, quali sono gli autori che ami di più e perché?
Taniguchi ha invece uno stile realistico, e i suoi romanzi grafici toccano il cuore di chi legge.
Joe Sacco ha creato il reportage a fumetti, con opere meravigliose come “Palestina” e “Gaza 1956”.
- Cosa ne pensi degli e-book? Meglio un formato elettronico, comodo da trasportare e sempre accessibile o il classico libro in cui sfogliare le pagine?
In linea del tutto personale sono un tradizionalista, e continuo a preferire il classico libro con le sue pagine da sfogliare.
- Progetti futuri? Hai un blog o un sito internet in cui possano seguirti i lettori?
Grazie Claudio per aver partecipato. Questa era l’ultima domanda. In bocca al lupo per il tuo lavoro.
Grazie a voi per avermi dato l’opportunità di questa intervista.
Link del blog: http://soleeluna.altervista.org/
Nessun commento:
Posta un commento