Pensando a cosa consigliare oggi, mi è tornato alla mente questo piccolo libricino: "Ilre, il saggio e il buffone" di Shafique Keshavjee. Un racconto che affronta temi importanti e attuali.
La domanda è una: che cosa succede quando un ateo, un buddhista, un indù, un musulmano, un ebreo e un cristiano sono chiamati a confrontarsi e a dire ciascuno la propria verità?
Un saggio che usa gli strumenti del racconto, in cui tratta la storia delle religioni con un'affascinante narrazione, dove i singoli personaggi cercano di mettere in luce gli aspetti più suggestivi e pregnanti della propria fede per vincere un simbolico torneo. La ricerca del Sapere assoluto, di tutte le imprese impossibili è sicuramente la più vertiginosa, di tutti i viaggi il più avventuroso. E si muove per quattromila anni di storia lungo testi sacri e tradizione orale, teologia, filosofia, poesia e scienza, e per parabole, favole, immagini, ai quattro angoli del pianeta.
Il libro comunque può risultare piuttosto complesso per chi si approccia per la prima volta ad alcuni aspetti delle religioni e in questo senso grosso aiuto viene fornito da una appendice finale che presenta le nozioni principali riguardanti le fedi trattate. Buona parte del testo merita più di una rilettura per catturare tutti gli aspetti, i riferimenti e la recondita poesia.
Forse questo libro non è che un primo tuffo nell’universo delle religioni, una piccola bussola. Forse, però, saprà sorprendere anche il lettore più avvertito affiancando al racconto il coraggio di guardare oltre e la profonda fiducia nel dialogo fra uomini e idee differenti: lontana da estremismi, ogni religione è degna di assoluto rispetto, considerazione e disposta al dibattito, alla conversazione e alla rivisitazione ove necessario.
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