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martedì 6 dicembre 2011

Intervista a Claudio Masciopinto dal blog di Tiziana Cazziero

Riporto questa bella intervista fattami dalla scrittrice Tiziana Cazziero, autrice del libro "Voltare pagina", edito da Book Sprint. In questo link trovate il suo blog:  http://voltarepaginaditizianacazziero.blogspot.com/


1-      Claudio inizia a presentarti ai nostri lettori. Chi sei, i tuoi hobby e quali sono i tuoi sogni per il futuro.
Mi chiamo Claudio, sono un appassionato di letteratura, filosofia e fumetti. In questo periodo lavoro e continuo i miei studi a Siena; frequento il corso di laurea magistrale in Antropologia e linguaggi dell’immagine;  il mio sogno è quello di diventare un importante studioso e saggista.

2-      Laureato in filosofia a soli 22 anni, premessi i miei complimenti, che cosa ti ha spinto a scegliere una strada, per molti coraggiosa, come questa?
La filosofia è la materia con cui l’uomo si è rapportato con la realtà, ponendosi domande e cercando soluzioni. Per molti versi amo definirla come la “madre” di tutte le scienze. Questo perché ognuno di noi, durante la vita, si è posto almeno una volta delle domande di tipo filosofico: Qual’ è il senso dell’esistenza?Che cosa è buono e che cosa è male? C’è uno scopo? Cosa regge il mondo? Dove Dio? Tutti questi interrogativi hanno suscitato il mio interesse, non ascoltando il parere contrario degli altri: “Scegli un corso che ti porti un lavoro; cosa vuoi fare con Filosofia, il filosofo?” Purtroppo molta gente sottovaluta il valore della filosofia oggigiorno; molto spesso ciò è dettato da una ignoranza dell’evoluzione che la filosofia ha avuto nel corso dei secoli. Un’evoluzione che ha portato a un modo diverso di affrontare il tema filosofico, non più nella pura speculazione intellettuale, ma anche attraverso un’attuazione pratica. Questo è stato anche il tema della mia tesi di laurea.

3-      Sei alla tua prima pubblicazione letteraria con il libro “Il fumetto trai banchi di scuola”, che cosa ti ha spinto a scriverlo? Parlaci del tuo libro.
Posso affermare senza alcun dubbio che questo libro è la mia opera del cuore. Il fumetto è entrato in un momento particolare della mia vita, e per certi aspetti mi ha aiutato nel volgere il mio interesse verso la letteratura, la filosofia, la satira e le materie scientifiche; questo perché la curiosità era stimolata dalla lettura di un determinato fumetto che faceva riferimenti a vari temi. Poi, per gli esami di stato, decisi di portare una tesi incentrata sul percorso didattico tra scuola e fumetto. Osservando la curiosità e i dubbi dei miei professori, decisi di approfondire ulteriormente questo lavoro nei successivi tre anni, agevolato, oltre che dalla passione, anche da una maturazione professionale e umana. Cosi è nato “Il fumetto tra i banchi di scuola”, in cui analizzo i punti d’incontro tra il fumetto e le scienze umanistiche: i Peanuts diventano un modello per interpretare l’esistenzialismo di Sartre, Little Nemo sfida Freud riguardo l’interpretazione dei sogni; Mafalda fa le veci per chiunque ami la nostra terra, si rivive l’orrore dell’olocausto e della bomba atomica grazie a  graphic novel come Maus e Gen di Hiroshima, ecc.

4-      Quali sono le letture che ti hanno forgiato in tal senso? Filosofo e scrittore, quando è nata la consapevolezza di queste tue scelte?
Sono da sempre un appassionato lettore di ogni genere, non ho autori favoriti, anche se nutro una profonda stima per i saggi di Umberto Eco, i libri di Tiziano Terzani, le opere oniriche di Murakami Haruki, e le riflessioni di filosofi come Immanuel Kant, Friedrich Nietzsche  e Jean-Paul Sartre. Naturalmente, a queste letture vanno aggiunti i numerosi fumetti che leggo e colleziono; mi soffermo in particolare sulle opere di Hugo Pratt, Jiro Taniguchi e Joe Sacco.
La scrittura l’ho coltivata fin da bambino, quando mi dilettavo a scrivere dei racconti tipici della fantasia di un bambino; la filosofia invece è arrivata dopo, ma ha comunque avuto su di me un impatto devastante riguardo le mie scelte di vita. Senza di essa non sarebbe nato questo saggio, e nemmeno avrei avuto il coraggio di continuare a scrivere.

5-      E’ stato difficile arrivare alla pubblicazione?
Si, perché penso che il mondo editoriale tuteli poco gli scrittori emergenti, puntando solo sui nomi già noti al grande pubblico e anche sull’aspetto prettamente commerciale delle opere. Fortunatamente, grazie alla Booksprint Edizioni, ho la possibilità di vedere pubblicato il mio lavoro e di essere inserito nel circuito editoriale.

6-      Partecipi ai concorsi letterari? Sì o no, perché?
Finora non ho avuto modo di partecipare a un concorso letterario; questo perché comunque non seguo molto gli sviluppi di questi concorsi, e inoltre non sono molti quelli che danno spazio a generi letterari come la saggistica.

7-      Hai esordito nel mondo dell’editoria con questo saggio filosofico sui fumetti, una scelta importante; da che cosa è nata quest’esigenza? Aggiungi pure il link dove trovare informazioni sul romanzo, la pubblicazione e dove è possibile acquistarlo.
 
Non ho la pretesa di erigermi a docente o critico; l’esigenza nasce da un voler condividere con gli altri, i ragazzi in particolare, questa mia personale ricerca, ovvero mostrare come si possa studiare con strumenti e linguaggi diversi certe tematiche che, con il metodo classico, potrebbero risultare ostiche e  noiose. E’ bene però ribadire che ciò non deve portare a pensare che si possa sostituire il libro di testo, ma che esso possa essere integrato anche con letture diverse, per suscitare quelli stimoli e quelle curiosità necessarie alla conoscenza e allo studio.

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