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lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale



Vi auguro sogni a non finire e la voglia furiosa di realizzarne qualcuno. 
Vi auguro di amare ciò che si deve amare e di dimenticare ciò che si deve dimenticare; vi auguro passioni, vi auguro silenzi, vi auguro il canto degli uccelli al risveglio e risate di bambini. 
Vi auguro di resistere all'affondamento, all'indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.


Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.

Buon Natale

Claudio

mercoledì 5 dicembre 2012

Consigli di lettura: Furari. Sulle orme del vento


“Mi chiedo se non sia finalmente arrivato il momento in cui è necessario fermarsi per osservare bene ciò che ci circonda. Camminare è il movimento più importante per l’essere umano. Siamo liberi di decidere il ritmo dei nostri passi, e di percepire tutto ciò che vediamo nella sua più intima verità.” Jiro Taniguchi

Oggi segnalo questo bellissimo volume pubblicato dalla Rizzoli Lizard a Settembre: Furari. Sulle orme del vento, di Jiro Taniguchi. Dell’autore giapponese ho già parlato molto, ma questa nuova opera merita un’approfondita analisi.

Ispirandosi alla figura del topografo Tadataka Inou, vissuto tra il XVIII e XIX secolo, primo cartografo a mappare il Giappone con tecniche di misurazione moderne, Taniguchi dà vita a un manga di rara poeticità, che riflette appieno quello spirito prettamente nipponico di comunione ed empatia con il mondo circostante.

Al centro della trama vi è un uomo con la sua specifica individualità (un po’ come i protagonisti presenti in L’uomo che cammina e Gourmet). Un uomo di scienza, apparentemente inappropriato ad essere il protagonista di una storia il cui titolo fa riferimento all’espressione giapponese “vagare senza meta”, “in balia del vento”, un’attività romantica e discordante a quella scientifica. Eppure ci troviamo di fronte ad un personaggio che, proprio in virtù della sua unicità di essere umano, sfugge ad ogni misera classificazione e fa del suo continuo contare e misurare la strada sotto i suoi piedi un’inattesa attitudine a perdersi nella natura e a guardare ciò che lo circonda con gli occhi delle creature più varie. Attento e curioso, questo uomo passa le sue giornate camminando, e, attraverso i suoi incontri, viaggia in luoghi naturali e dell’anima con invidiabile e straordinaria disinvoltura, scoprendo nuovi sentimenti e un rinnovato stimolo per la sua immaginazione e il suo desiderio di conoscenza, in un inno sussurrato alla Natura e all’essere umano.

Le tavole, dettagliate ma di ampio respiro, raccontano con poche vignette un intero universo, fatto di elementi concreti, piccoli gesti e piccole realtà che risuonano di sensazioni ed emozioni. Ne esce un composito dialogo tra umano e naturale, tra immaginazione e realtà, tra razionalità e spiritualità, che prende forma nello stupore del quotidiano e nella relazione con gli altri, che va a valorizzare il singolo e la comunità (significati a questo proposito sono i continui riferimenti agli haiku).

Furari – Sulle orme del vento è un’opera intensa, in grado di comunicare con il lettore, trasportandolo in giro per le strade di Edo, e facendogli riscoprire un entusiasmo per la vita e la semplicità dello sguardo. Con una attenzione ed un’empatia degna di un antropologo, Taniguchi ci fa scoprire ed apprezzare un mondo lontano, diverso, a tratti sconosciuto, ma cosi simile nelle relazioni e negli affetti.