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sabato 31 dicembre 2011

Buon 2012!






Schopenhauer diceva: "La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare". Che l'anno nuovo sia ricco di sogni.

Buon 2012 a tutti i sognatori .....

mercoledì 28 dicembre 2011

Consigli di lettura- Habibi



L'ho finito di leggere da poco e non ho parole. Dopo un capolavoro come Blankets era difficile superarsi. Thompson ci riesce, regalandoci una delle più straordinarie opere narrative degli ultimi venti anni. C'è tutto: la condizione umana, il peccato, la purezza, il tema preminente della schiavitù. Una storia d'amore potente, struggente e priva di qualsiasi sensazione di già sentito o già visto.

Reduce dal successo di Blankets, l’autore dell’Oregon firma opere che sono capolavori letterari veri e propri. 
Ispirato alla cultura,  alla calligrafia e alla mitologia islamica, Habibi (letteralmente “mio amato”) è una storia d’amore toccante tra due anime povere, alla ricerca di una libertà che solo un sentimento puro può donare. Dodola è una schiava bambina, donna e poi madre imprigionata in un mondo maschile e maschilista. Zam è invece un orfano che troverà  nella ragazza l’amore assoluto e impagabile della sua vita. Lei lo cresce col le storie della cultura e della mitologia islamica, belle e originariamente egualitarie, trasformate dalla malvagità degli uomini in pretesti per prevaricare o ferire. L’amore che unisce le due anime è travolgente e supera ogni avversità e ogni bruttura a cui i due sono sottoposti.

Con questo capolavoro della letteratura grafica Craig Thompson firma una storia capace di coinvolgere il lettore dalla prima all’ultima pagina e di avvolgerlo nelle atmosfere magiche, mistiche e crudelmente naturali della cultura araba.
Habibi oltre ad essere una splendida storia d’amore è un excursus in quel mondo a noi lontano, ma a cui le nostre radici ci legano indissolubilmente. Cristianesimo e islamismo trovano nelle storie narrate da Dodola un comune denominatore che è l’amore verso l’altro. La nostra parte del pianeta, considerata un primo mondo, si confronta qui con il terzo mondo, sconosciuto, affascinante, brutale e con cui prima o dopo dovremo fare i conti.

Sette anni di lavorazione, ispirazione, documentazione, crescita e maturazione sono serviti a Craig Thompson per partorire Habibi: è un lavoro di ricerca scrupoloso, con trovate grafiche geniali, un'intimità che instaura una condizione di comunione col lettore. Insomma, con tutta probabilità una delle più grandi graphic novel di tutti i tempi .
Una storia che difficilmente dimenticheremo per la sua rara bellezza.

martedì 27 dicembre 2011

Consigli di lettura- Blankets



Natale mi ha portato in dono la lettura di due volumi di uno straordinario autore statunitense: Craig Thompson. Uno di essi, Blankets, pur essendo stato pubblicato non molti anni fa(2003), è già considerato tra le più belle graphic novel di sempre. Attenzione: non si tratta di una lettura facile o leggera, al contrario. Blankets, a partire dalla sua mole( ben 600 pagine), incute timore.
Partendo dall’idea iniziale che ha portato alla creazione del volume, l’autore ha affermato che il suo desiderio era di raccontare le sensazioni che si provano nel dormire per la prima volta accanto a qualcuno. Il racconto si configura quindi come un vero romanzo di formazione autobiografico, che parte dall’infanzia ed accompagna il protagonista fino alla soglia dell’età adulta. Un racconto che ha il ritmo vero della vita vissuta, in cui il lettore vive in prima persona le vicende del giovane Craig. 

Costruito su flashback a partire dall’età adulta, Craig rivive così le fasi più importanti della sua esistenza, a cominciare dal rapporto con il fratello Phil. Un modo per confrontare quel che è diventato con quel che era, alla ricerca di quelle esperienze che l’hanno formato e ne hanno plasmato la crescita.
Craig e Phil vivono una vita normale, in una realtà filtrata dal retaggio evangelista della loro famiglia. Il rapporto tra i due è quello che ogni fratello ha vissuto nella vita reale, fatto di litigi, incomprensioni ma profondo amore. Finché Craig, ormai adolescente, non va nel campo vancanze della parrocchia. Qui incontra Raina, che cambierà totalmente il suo modo di vedere la vita e di rapportarsi col mondo.

Blankets è un’opera di intensa commozione, pur senza scadere nel melenso o nel banale. Si racconta la banalità dell’esistenza, ma forse ciò che rende speciale l’opera è proprio la scelta di raccontarla. Craig non pretende di essere speciale, ma noi, leggendo, ci accorgiamo che, in fondo, lo è. Merito dell’autore, capace di trattare la materia autobiografica con rigore e stile.
Una sorpresa straordinaria, per un giovane autore destinato a fare la storia della “nona arte".

sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale!


"Se fossi un filosofo, dovrei fare una filosofia dei giocatoli, per dimostrare che nella vita non bisogna prendere nient'altro sul serio e che il giorno di Natale in compagnia dei bambini è una delle pochissime occasioni in cui gli uomini diventano completamente vivi." Robert Lynd

Il Natale ci aspetta, sotto un grande albero, con gioia e amore: la famiglia si riunisca e lo spirito natalizio risalga in tutte le case. Lo aspettiamo con felicità. BUON NATALE DI GIOIA E AMORE.

venerdì 23 dicembre 2011

Ciao Aldo .....


Sono giorni di festa, l'atmosfera natalizia è gioiosa e allegra, c'è chi è indaffarato a fare compere e chi invece su come preparare la festa; è un momento unico.
Ma oggi è un giorno importante: è il giorno in cui nasce Aldo Capitini.
Nato il 23 dicembre del 1899. è il filosofo italiano della Nonviolenza. Sono molto legato a questa eccezionale figura di uomo e pensatore, portatore di un impegno che ha abbracciato la filosofia come la politica, la pedagogia e la storia.
Vorrei dedicargli un piccolo pensiero personale, e lo faccio con le parole con cui concludo la mia tesi di laurea in filosofia morale dal titolo: "Aldo Capitini: morale, educazione, nonviolenza":

"In chiusura, esprimo una riflessione, forse amara: Capitini [...] ci dà una lezione per i nostri tempi, e cioè di come si possa eleborare un pensiero politico pertendo da una persuasione e una filosofia religiosa, senza sconfinare nel fanatismo e nel fondamentalismo, anzi predicando l'opposto. Auguro che ciò illumini il fatto che sono sempre gli uomini a deformare le idee e non il contrario."

 Ciao Aldo .....

giovedì 22 dicembre 2011

Consigli di lettura- Il bambino che leggeva il Corano



Mi scuso per non avere aggiornato di recente il blog, ma tra gli impegni universitari e quelli lavorativi ho avuto poco tempo per connettermi ad internet. Comunque stasera tornano i consigli di lettura, con un libro davvero ben scritto e importante: “Il bambino che leggeva il corano” di Ali Eteraz.

Abir Ul Islam è un ragazzo speciale. Il suo nome significa "profumo dell'Islam". Un nome che porta con sé l'antica promessa fatta da suo padre ad Allah: mio figlio sarà capo e servitore dell'Islam, il suo compito sarà diffondere l'Islam come una meravigliosa fragranza. Entrato in una severa scuola coranica, Abir riceve un'inflessibile educazione religiosa. Tra le strade di fango di un povero villaggio del Pakistan risuona il canto degli studenti, i versi del Corano che celebrano la gloria di Allah. Qui, chi sbaglia non può sfuggire alla dura punizione. Ore e ore di studio e sacrificio, cieca ubbidienza, rinunce e orrore del peccato: l'Islam è superiore a ogni cosa, anche ai delicati sentimenti dei bambini. Finché un giorno, anni dopo, la famiglia di Abir lascerà il Pakistan per trasferirsi a New York e qui, nella terra dell'11 settembre, il ragazzo cresciuto nella polvere dovrà confrontarsi con se stesso e la propria cultura per diventare finalmente un uomo libero.

L’opera è uno splendido viaggio tra il fascino e le ombre dell’islam; l’autore riesce a descrivere, con uno stile essenziale, l’abisso che passa tra la cultura occidentale e quella orientale in un momento storico nel quale risulta estremamente importante soffermarsi su cosa significhi essere musulmani in terra straniera.
Ponendosi a metà strada tra saggio e racconto, il libro scorre via veloce, senza pause, catturando l’attenzione del lettore attraverso i continui richiami alla odierna realtà: l’11 settembre, Osama Bin Laden, Salman Rushdie, l’intifada ma anche la filosofia dell’ottocento ed il post modernismo rappresentano richiami utili a legare la narrazione al presente rendendola inoltre concreta.

sabato 17 dicembre 2011

Consigli di lettura- Logicomix


Di ritorno da Siena, torno con un nuovo volume edito in Italia nel 2010. L'opera in questione è "Logicomix"; un volume a colori opera di due studiosi greci, il matematico Apostolos Doxiadis e l’informatico Christos Papadimitriou, del cartoonist Alecos Papadatos e della grafica francese Annie Di Donna.

La trama è questa:  chiamato a esprimere un'opinione sull'intervento degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale, Bertrand Russell decide di cominciare il discorso da lontano, raccontando la propria vita. Così le vicende personali di Russell, dalla rigida educazione puritana dell'infanzia ai tormentati amori della maturità, si intrecciano alla sua storia di scienziato e filosofo, che getta le fondamenta della logica matematica moderna. Un viaggio che comincia sul finire del XIX secolo, per continuare in anni di grandi speranze e terribili conflitti, in compagnia di pensatori del calibro di Frege, Wittgenstein e Gödel. Ma anche insieme agli autori di questo libro, che intervengono in prima persona nel flusso del racconto, per coinvolgere i lettori in una storia che è quella di un cruciale capitolo della scienza

Un opera strabiliante, che introduce il lettore al pensiero filosofico e matematico del XX° secolo, solo che non è un libro di testo, ma un fumetto indicato per gli amanti della filosofia,della matematica,della logica,ma anche solo del fumetto come arte narrativa; un modo originale per avvicinarsi ad ognuno di questi mondi e di conoscere la vita di uno dei più grandi protagonisti della cultura del 900: Bertrand Russel.
Il filosofo della scienza Giulio Giorello, che ha curato la prefazione a questo graphic novel, scrive che il principale merito del libro è quello di spiegare il fenomeno dell’autoriferimento logico, affrontato da Russell, e di mostrare come esso finì per sovvertire il progetto (di Frege) di fondare tutta la matematica sulla teoria logica delle classi. «C’era voluto un “centauro” come Russell, metà matematico e metà filosofo, - scrive Giorello - per far scoppiare quella “bomba a orologeria”, quella crisi dei fondamenti come un potente colpo di tuono che annuncia l’andare in pezzi del grandioso edificio della matematica “rigorosa”». Russell tentò, in anni di appassionata ricerca, di rifondare quell’ambiziosa costruzione, fino a giungere a conclusioni scettiche e disincantate sulla reale possibilità dell’impresa.
Logicomix segna un nuovo traguardo per il graphic novel come forma d'arte e strumento di divulgazione. La logica, la matematica e la filosofia non sono mai apparse così affascinanti ed emozionanti, e non nascondo che ha messo al sottoscritto la voglia di riprendere e leggere le opere sulla logica e la matematica.

mercoledì 14 dicembre 2011

Pillole a fumetti

Senza parole!!!

Intervista a Claudio Masciopinto da parte di Conversanoweb

Nuova intervista ;-)



Claudio Masciopinto, 22 anni , laureato in Filosofia all’Università degli studi di Bari e specializzando in Antropologia e linguaggi dell’immagine a Siena, è il giovane autore del libro ‘’Il fumetto tra i banchi di scuola’’(pp. 272, euro 15,80), presentato lunedì 12 dicembre alla Casa Delle Arti, a Conversano.
Gli abbiamo rivolto qualche domanda.


Com'è nata l'idea del suo libro e qual è il fine del racconto?
Questo modesto lavoro nasce come tesi di maturità, in cui incentravo un percorso didattico sul fumetto e con il fumetto. Nei successivi tre anni ho ulteriormente approfondito il testo, fino ad arrivare a questo risultato. Non ho pretese di giudizio o criticità; non ho la preparazione e gli strumenti per fare ciò. Il mio obiettivo è quello di dare un piccolo contributo in favore di un arte come il fumetto, uno strumento universale che può, in poche vignette, dare veri cenni di poesia, filosofia, storia, ecc. Ritengo questo saggio adatto sia a un pubblico di ragazzi di scuola superiore, sia a un pubblico adulto; lo immagino come lo sgabello di una libreria: la sua funzione è quella di farci andare negli scaffali più alti.

Facendo un breve riassunto, quali sono i punti cardine dell'opera?
Come avevo già accennato, si tratta di un percorso didattico tra il fumetto e le materie umanistiche: la filosofia esistenzialista viene illustrata dalle strisce dei  Peanuts e di Calvin & Hobbes; la letteratura viene presa in analisi grazie al “Poema a Fumetti” di Dino Buzzati; la storia contemporanea viene approfondita negli orrori dell’olocausto e della bomba atomica, mirabilmente raccontati dai romanzi grafici di Maus e Gen di Hiroshima. L’interpretazione dei sogni diventa la base per un confronto tra Freud e Little Nemo. Mafalda con la sua satira punta il dito contro i mali del mondo. Infine viene approfondita la recente frontiera del giornalismo a fumetti, grazie al reportage “Palestina” di Joe Sacco e all’ormai noto “Persepolis” di Marjane Satrapi.
''Il fumetto tra i banchi di scuola'' può essere considerato, dunque, un percorso didattico e qual è la sua idea sull'istruzione e sulla scuola, tanto martoriate nell'ultimo periodo, tra tagli di fondi e cambi di rotta?
L’istruzione e la scuola hanno funzione fondamentale nella nostra società: devono coltivare la creatività, l’immaginazione, e il pensiero dei ragazzi. Invece, troppo spesso si fa affidamento su programmi standard, freddi e senza passione. Bisogna trovare un modo per fecondare le nuove menti: un paese povero di giovani talenti è un paese destinato a morire.
Quindi, strumenti alternativi come il fumetto, il teatro e il cinema non possono che essere utili alla nostra scuola.
Secondo lei, lo studio quando tornerà protagonista nella vita di tutti e soprattutto dei giovani? Quando sarà abolita la televisione?
Personalmente, ho avuto l’opportunità di vedere molti giovani che leggono e studiano con passione, che offrono tutto il loro impegno a favore della cultura. C’è una bella generazione di giovani, che hanno idee, progetti e sogni; e le attuali politiche giovanili dovrebbero supportare questi ragazzi, invece di soffocarli nell’anonimato.
La televisione è un mezzo che può essere usato bene come male: ci sono tanti programmi spazzatura che deviano le menti delle persone; ma se usata a fini educativi e istruttivi, può essere uno straordinario strumento.
Come sta andando ''Il fumetto tra i banchi di scuola''? Si può trovare in libreria?
Il libro sta andando bene, e ciò che più conta e che sta avendo delle recensioni positive. A Conversano può essere comprato alla libreria EleuteraDue; è comunque ordinabile presso le librerie Laterza, Feltrinelli, San Paolo. Ovviamente è disponibile in tutti i maggiori distributori online.
Progetto futuri?
Voglio concludere il mio percorso di studio e approfondire ulteriormente queste tematiche. Poi, altri libri, chissà….

Scritto da Ida Diana Marinelli Mercoledì 14 Dicembre 2011 09:05; fonte:http://www.conversanoweb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2585:il-fumetto-tra-i-banchi-di-scuola&catid=16&Itemid=13

martedì 13 dicembre 2011

Recensione libro "Il fumetto tra i banchi di scuola" a cura della Dott.ssa Michela Cariglia


Il saggio edito da Book Sprint, nella volontà del giovane autore, fresco di laurea in filosofia, vuole creare un percorso didattico sul fumetto e con il fumetto, per offrire una visione dell’attuale modernità del linguaggio del fumetto nell’era del social network e del cloud management.
“Il Fumetto tra i banchi di scuola” incuriosisce ed appassiona per la capacità dell’autore di rileggere Snoopy, Mafalda in compagnia di Lupo Alberto e Little Nemo, tra filosofia e letteratura, dimostrando il tessuto valoriale che la scrittura per mezzo di immagini e testi è in grado di generare.
Più volte tra le pagine che danzano, per dirla con Schulz “Danzare è vivere”, un sorriso si apre sul volto del lettore perché molte delle strisce citate sono note e rilette: Schulz non conosceva assolutamente Nietzsche, ma al contempo è in grado di far pensare Snoopy e Lucy, declinando il filosofo tedesco senza perdere la poesia, anzi intrecciandola del suo più intenso “poiein”.
Le sorprese del “Fumetto tra i banchi di scuola” non finiscono qui. Attraverso il fumetto è stato possibile all’interno del ghetto di Varsavia ribellarsi all’invasione e alla barbarie nazista, così come le pagine dei manga hanno aiutato ad affrontare l’orrore senza tempo del nucleare. Della freudiana “Interpretazione dei sogni” è imbevuto il Little Nemo in Slumberland che nasce dalle mani abili di MacCay nel 1905, diventando prima e molto più famoso del padre della psicoanalisi, nonché diventando un musical a Broadway ed una serie animata.
La Mafalda di Quino merita una trattazione a sé. Attraverso la purezza degli occhi dei bambini è possibile mettere insieme utopia e realtà: satira appassionata e storia sono raccontate con un disegno ed una nuvoletta. Una striscia per tutte: il brevetto sul manicomio a forma tonda del 1969 prelude alla crisi globale dei nostri giorni.
Il saggio apre, poi, al mondo del fumetto moderno: la funzione di denuncia e narrazione dei fatti si concreta nell’abbinamento di testi sfaccettati a disegni efficaci, che raccontano la realtà laddove telecamere ed obiettivi non hanno accesso e la voce dei popoli è soffocata. Persepolis il cartone animato che racconta l’Iran moderno è una rilettura del nostro Schopenhauer, mentre l’opera di Joe Sacco sulla Palestina racconta la storia della pima Intifada nel 1991: un libro di inchiesta nella forma del fumetto che racconta quello che ai media non è possibile dire.
Le pagine de “Il fumetto tra i banchi di scuola” offrono una chiave di lettura e un modo diverso di leggere la storia e la filosofia, di comprendere la nostra società attraverso la sintesi delle parole e dell’immagine, aprendo alla riflessione interiore ed al dialogo su temi anche difficili che si vestono di leggerezza.
Nella mia personale lettura, “Il fumetto tra i banchi di scuola” è più di un saggio e, per ora, meno di un’enciclopedia.

Dott.ssa Michela Cariglia