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mercoledì 28 dicembre 2011

Consigli di lettura- Habibi



L'ho finito di leggere da poco e non ho parole. Dopo un capolavoro come Blankets era difficile superarsi. Thompson ci riesce, regalandoci una delle più straordinarie opere narrative degli ultimi venti anni. C'è tutto: la condizione umana, il peccato, la purezza, il tema preminente della schiavitù. Una storia d'amore potente, struggente e priva di qualsiasi sensazione di già sentito o già visto.

Reduce dal successo di Blankets, l’autore dell’Oregon firma opere che sono capolavori letterari veri e propri. 
Ispirato alla cultura,  alla calligrafia e alla mitologia islamica, Habibi (letteralmente “mio amato”) è una storia d’amore toccante tra due anime povere, alla ricerca di una libertà che solo un sentimento puro può donare. Dodola è una schiava bambina, donna e poi madre imprigionata in un mondo maschile e maschilista. Zam è invece un orfano che troverà  nella ragazza l’amore assoluto e impagabile della sua vita. Lei lo cresce col le storie della cultura e della mitologia islamica, belle e originariamente egualitarie, trasformate dalla malvagità degli uomini in pretesti per prevaricare o ferire. L’amore che unisce le due anime è travolgente e supera ogni avversità e ogni bruttura a cui i due sono sottoposti.

Con questo capolavoro della letteratura grafica Craig Thompson firma una storia capace di coinvolgere il lettore dalla prima all’ultima pagina e di avvolgerlo nelle atmosfere magiche, mistiche e crudelmente naturali della cultura araba.
Habibi oltre ad essere una splendida storia d’amore è un excursus in quel mondo a noi lontano, ma a cui le nostre radici ci legano indissolubilmente. Cristianesimo e islamismo trovano nelle storie narrate da Dodola un comune denominatore che è l’amore verso l’altro. La nostra parte del pianeta, considerata un primo mondo, si confronta qui con il terzo mondo, sconosciuto, affascinante, brutale e con cui prima o dopo dovremo fare i conti.

Sette anni di lavorazione, ispirazione, documentazione, crescita e maturazione sono serviti a Craig Thompson per partorire Habibi: è un lavoro di ricerca scrupoloso, con trovate grafiche geniali, un'intimità che instaura una condizione di comunione col lettore. Insomma, con tutta probabilità una delle più grandi graphic novel di tutti i tempi .
Una storia che difficilmente dimenticheremo per la sua rara bellezza.

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