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sabato 21 gennaio 2012

Consigli di lettura- 999: l'ultimo custode


Settembre 2009. Un misterioso plico viene recapitato a Guido de Mola da parte del nonno recentemente defunto e a lui pressoché ignoto. All'interno l'uomo trova una lettera e due manoscritti, uno moderno e uno molto antico, all'apparenza di fattura rinascimentale. Addentrandosi nella lettura dei due testi, de Mola scopre che la sua famiglia da secoli è depositaria di un segreto, straordinario e terribile, che riguarda il filosofo Giovanni Pico della Mirandola, le sue esoteriche e inusitate Tesi e l'origine delle tre grandi fedi monoteiste, la cristiana, l'ebraica e l'islamica. Dovrà essere proprio Guido, ora, a raccogliere il testimone che fu dei suoi avi, diventando così l'ultimo custode del mistero di Pico, un mistero legato alla morte del Conte di Mirandola, a quella del Poliziano, al Concilio di Efeso e alla persecuzione, da parte della Chiesa, di migliaia di donne accusate di stregoneria. Un segreto che, se rivelato, può mettere in discussione il mondo come lo conosciamo da duemila anni, da quando Paolo di Tarso, convertitosi all'allora minoritaria dottrina cristiana, con la propria opera contribuì a far sì che essa diventasse la religione maggiore dell'Occidente.


“999- L’ultimo custode” è stato un libro che ho letto quasi per caso, consigliatomi da mia sorella, rimasta totalmente entusiasta dalla lettura.
Ho visto che le recensioni sono tante, le più disparate: c'è chi lo ama e chi lo odia. Un chiaro segnale: è un libro che fa discutere. Forse è quello che l'autore voleva.
Personalmente, ho trovato questo romanzo storico sulla figura di Pico della Mirandola molto valido; infatti mi ha divertito e incuriosito. Non solo perché feconda la riflessione, sempre attuale, sul ruolo del sacro femminino e sulla persecuzione degli ebrei, delle “streghe” e degli eretici, ma anche perché, in riferimento alla recrudescenza del conflitto fra i monoteismi, il libro su Giovanni Pico della Mirandola ci indica, veicolandola sotto forma di romanzo storico, l’unica via d’uscita al ripetersi del disastro.
Ottima la ricostruzione storica, con descrizioni particolareggiate dei personaggi e degli eventi: credo vi sia stato un notevole lavoro in materia di approfondimento storico e di studio del personaggio. Inoltre ho davvero apprezzato il finale aperto alle riflessioni del lettore. Un libro che stimola alla riflessione e all’interesse storico; in una parola: consigliato!

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