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lunedì 13 agosto 2012

So long, Joe


"I was, and still am, the luckiest person in the world"
Joe Kubert, 1926-2012


Ieri sera si è spento Joe Kubert, eccezionale artista statunitense. Considerato il migliore disegnatore di fumetti di guerra di sempre, era capace di passare dalle atmosfere selvagge di Tarzan ai cieli di Hawkman senza alcun problema. Un maestro verso il quale tutti gli attuali disegnatori hanno un chiaro debito.

Nato nel  1926 a Yzeran in Polonia, alla sola età di due mesi la sua famiglia si trasferisce a New York, nel quartiere di Brooklyn. Fin dalla giovinezza suo padre lo sostiene e ne incoraggia il talento. A questo proposito circola una leggenda, sul fatto che Joe abbia ricevuto il suo primo incarico professionale quando aveva solamente 10 anni.
Ovviamente non esistono conferme a questa storia; l’unica cosa certa è che Kubert entra giovanissimo nel mondo dell’editoria a fumetti, lavorando prima nello studio di Harry "A" Chesler, poi alla MLJ, conosciuta adesso come Archie Comics, dove brucia le tappe passando rapidamente dal ruolo di fattorino a quello di apprendista disegnatore.  Infine nel 1942, a 16 anni, inizia a disegnare con la propria firma alcuni fumetti della Holyoke.
L’anno seguente, nel 1943, porta a termine la prima di una lunga serie di collaborazioni con la DC Comics, disegnando e inchiostrando una storia dei Sette Soldati della Vittoria apparsa su Leading Comics 8. È grazie ai supereroi che Kubert si fa notare nel corso degli anni ’40, disegnando molte avventure di Hawkman.
Negli anni ’50 e ’60 Kubert diventa la star del fumetto di guerra, grazie al suo lavoro con lo scrittore Robert Kanigher su serie come Sgt. Rock e Enemy Ace. Nel 1967 viene nominato direttore delle pubblicazioni della DC, lavoro che comunque non gli proibisce di continuare a lavorare come artista. Infatti nel 1972 l’autore inizia a sceneggiare e disegnare uno dei suoi più celebri lavori, Tarzan, fumetto ispirato ai romanzi di Edgar Rice Burroughs.
Nel 1976, concluso il suo incarico alla DC, Kubert compie quella che ha sempre definito la sua miglior opera dopo i suoi 5 figli, fondando insieme alla moglie a Dover, nel New Jersey,  la Joe Kubert School of Cartoon and Graphic Art, una innovativa scuola di disegno in cui si diplomeranno poi anche i suoi due figli Andy e Adam.
Dopo un periodo di pausa, Joe torna al lavoro come sceneggiatore e disegnatore nel 1991, producendo per la Malibu Comics Abraham Stone: Country Mouse City Rat. Nel 1994 invece disegna la saga River of Blood per The Punisher: War Journal della Marvel. Prendendo ispirazione da una serie di fax inviati dall’amico e agente letterario Ervin Rustemagić nel corso dell’assedio serbo di Sarajevo, Kubert nel 1996 scrive e disegna Fax From Sarajevo.
Nel corso del nuovo millennio illustra i graphic novel Yossel: April 19, 1943 (2003) e Jew Gangster (2005), e tornando a disegnare Sgt. Rock in due miniserie, scritte rispettivamente da Brian Azarello e da lui stesso.
Particolarmente cari al pubblico italiano sono i suoi disegni del Texone del 2001, scritto da Claudio Nizzi e composto da ben 230 tavole tutte illustrate da Kubert.
L’ultimo lavoro su cui era all’opera era il prequel Before Watchmen: Nite Owl, miniserie disegnata in coppia con il figlio Andy.

A testimoniare il suo apporto determinate al mondo della nona arte restano soprattutto i suoi disegni, immortali monumenti alla sua grandezza.

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