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lunedì 15 ottobre 2012

Focus su: Little Nemo in Slumberland


“Siamo sicuri che, in fin dei conti, non abbia detto di più su questo sciocco secolo, il '900, Mc Cay con Little Nemo in Slumberland che Freud con L'interpretazione dei sogni?” Oreste del Buono

La nascita del fumetto viene tradizionalmente fatta coincidere nel 1896, con l'apparizione del personaggio di Yellow Kid.  L'importanza di questo personaggio deriva principalmente dalla notorietà che lo stesso ha avuto, contribuendo allo sviluppo della narrazione a fumetti. Sicuramente è agli inizi del 900 che il fumetto prende slancio e vigore con la pubblicazione di numerosi personaggi e serie, più o meno popolari, più o meno innovativi. Eppure, nel 1905 fa la sua apparizione un fumetto destinato ad avere una notorietà sconfinata, un’opera continuamente ristampata in edizioni sempre più complete e curate. Un gioiello della nona arte considerato, da molti, il più bel fumetto di tutti i tempi.

Stiamo parlando di Little Nemo in Slumberland, fumetto onirico che, grazie al talento ed alla visionarietà del suo autore, Winsor McCay, è riuscito ad attraversare indenne il secolo di vita senza perdere nulla del suo fascino. Anzi, è riuscito e riesce a fornire nuovi spunti, idee ed insegnamenti a tanti artisti moderni (non solo in campo fumettistico).

La trama di base è abbastanza semplice: Nemo è un bambino di 6-7 anni che ogni notte vive delle fantastiche avventure, puntualmente concluse quando Nemo, nell’ultima vignetta, si sveglia. Lo scopo dei sogni di Nemo è quello di incontrate la Principessa di Slumberland, in cerca di un compagno per i suoi giochi, che attraverso gli ordini di suo padre Re Morfeo, invia mostri e ambasciatori per condurlo alla corte del regno di Slumberland. Nemo riuscirà ad entrarvi solo il 4 marzo 1906, ma per incontrare il suo primo nemico, un personaggio con il sigaro in bocca di nome Flip Flap, invidioso di Nemo perché vorrebbe essere lui ad incontrare la Principessa, e per questo cerca di evitarne  l'incontro (col tempo Nemo diventerà amico di Flip). Incontro con la Principessa che avrà luogo l'8 luglio 1906; a seguire entrerà nella serie un nuovo personaggio con l'aspetto di un indigeno di colore: Imps, che insieme a Nemo e Flip costituirà il nucleo centrale di personaggi su cui si svilupperanno le storie. I sogni di Nemo sono spesso collegati ad un preciso evento riguardante un determinato periodo: come il Natale, la Pasqua, o la fine dell'anno  che coincidono con il periodo in cui escono le tavole.

La cosa che colpisce subito nelle tavole di Little Nemo è la cura dei dettagli, la ricchezza dei particolari di ogni tavola ed i magnifici colori con cui si presentano. È incredibile il lavoro che McCay portava a termine ogni settimana, considerando che non si dedicava solo a questa serie,  e svolgeva molte altre attività. Ma le innovazioni del fumetto sono così tante che influenzeranno altri artisti per decenni. L’autore statunitense rompe infatti con la tradizionale struttura rigida delle tavole, componendo le stesse nella più completa libertà espressiva, e lavorando sulla struttura e composizione di tavole e vignette in maniera funzionale a ciò che sta narrando, all'effetto che vuole ottenere, alle sensazioni che vuole provocare. Il fumetto assume così un dinamismo cinematografico.

Passando invece all’analisi critica: i livelli di lettura del fumetto sono vari ed esiste una notevole bibliografia al riguardo. Ci si può soffermare sugli aspetti onirici e anche  psicanalitici delle storie (non dimentichiamo che del 1900 è la prima edizione de “L'interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud) ma c'è chi ha osservato anche gli aspetti sociali delle stesse. Per alcuni, Slumberland può rappresentare il sogno americano, ed i personaggi che ne fanno parte possono rappresentare le principali categorie di individui presenti nell'America di inizio secolo: borghesia (Little Nemo), proletariato (Flip Flap) e comunità afroamericana (Imps). Altri vedono nel piccolo Nemo l'artista o l'intellettuale.

A questo proposito, abbiamo due esempi molto significativi. Il 29 marzo 1908 Little Nemo visiterà in sogno la poverissima cittadina di Shanty Town, popolata da povera gente vestita di stracci che abita in case fatiscenti. Con una bacchetta magica riuscirà a vestire con sfarzo le persone, riparare ed ammodernare le case, guarire i malati, assimilandosi ad una sorta di Messia capace di portare aiuto a poveri e bisognosi (ma la madre lo sveglierà ricordandogli che è il 1° aprile). L’altro episodio molto significativo si verifica a partire dal 24 aprile 1910 quando il piccolo protagonista ed i suoi amici Flip e Imps giungono in visita su Marte. Questo pianeta è abitato da un terribile capitalista che possiede tutto e si fa pagare per tutto, dall'aria alla luce, perfino per le parole. Ne consegue che i poveri oltre ad essere vessati devono stare in silenzio. McCay non è certo un proletario, ma la critica ad un certo tipo di capitalismo non potrebbe essere più marcata.

Indubbiamente, grazie alle sue  innovazioni e alla sua fantasia, Little Nemo conduce ancora oggi il lettore alla scoperta del più cruciale tema della modernità: la scoperta di noi stessi.

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