"Solo gli
imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun
dubbio!"
La discussione che nasce tra i conviviali prendendo spunto dal libro di Monod “Il Caso e la Necessità” finisce per appassionare tutti i presenti, ognuno secondo il suo ruolo e punto di vista. L'astrologa immagina un mondo governato dal destino, l'uomo di fede logicamente dissente e oppone la sua visione trascendentale della realtà, l'ingegnere aggiunge la variabile del Caso come motore dell'esistenza, il fidanzato della ragazza chiama in causa invece il semplice calcolo delle probabilità. Ma allora anche la fermata dell'auto dell'ingegnere proprio davanti alla loro villa può essere considerata un segno del Destino? O come pensa il monsignore è un atto voluto da Dio? O è semplicemente stata solo una fra le milioni di combinazioni possibili del Caso? … “Che cos'è il tempo? […] E il presente? Esiste sul serio il Presente? Se è vero che il Passato non esiste perché non è più, e se è altrettanto vero che il Futuro non esiste, perché non è ancora, come fa il Presente a esistere, quando è solo una separazione tra due cose che non esistono?” Questo si chiedeva già secoli fa Sant'Agostino. Perché se proviamo a schiacciare una zanzara sul muro con un giornale questa la fa quasi sempre franca? Perché la zanzara ha un tempo diverso dal nostro. E ha una visione talmente rallentata che quel poco che vive le sembra un tempo lunghissimo. Ma allora esiste un tempo universale che vada bene sia per noi che per quel minuscolo insetto?... La geometria euclidea, come si sa fino alla scoperta della relatività, considerava lo spazio delimitato da tre dimensioni, altezza, lunghezza e profondità. Ma il discorso si complica quando alla rappresentazione dello spazio aggiungiamo la quarta dimensione. Che cos'è? Come possiamo immaginarla se non la vediamo? E la quarta dimensione è capace di spiegarci la dimensione dell'Universo? È dunque il Caso o il Destino a governare il mondo? E che cosa sono il tempo e lo spazio?
Questi sono solo alcuni dei più grandi interrogativi sui
quali tutti prima o dopo ci siamo ritrovati a ragionare, senza riuscire a
trovare una risposta soddisfacente, se non quella della frustrazione. Gli
stessi interrogativi che anche De Crescenzo si è portato dietro sin da
adolescente e ai quali ha provato a dare risposta grazie a questo bellissimo
volumetto.
Tra scienza, fede, filosofia e senso pratico il lettore
compie un viaggio assieme all'autore, attraverso i meandri più inesplorati dei
segreti che governano la vita dell'uomo e dell'intero universo, e questo in poco più di cento pagine. È chiaro
che De Crescenzo ha formulato un compendio che, condensato in così poche pagine,
può solamente fornire una piccola infarinatura sull’argomento, infatti lo stesso
autore in appendice fornisce a chi volesse approfondire preziosi consigli
bibliografici sul tema. Ma riesce a
raggiungere il suo scopo, riuscendo a incuriosire
su temi non facili da maneggiare grazie alla sua verve letteraria.
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