“Siamo sicuri che, in fin dei
conti, non abbia detto di più su questo sciocco secolo, il '900, Mc Cay con
Little Nemo in Slumberland che Freud con L'interpretazione dei sogni?” Oreste del Buono
La
nascita del fumetto viene tradizionalmente fatta coincidere nel 1896, con
l'apparizione del personaggio di Yellow Kid.
L'importanza di questo personaggio deriva principalmente dalla notorietà
che lo stesso ha avuto, contribuendo allo sviluppo della narrazione a fumetti. Sicuramente
è agli inizi del 900 che il fumetto prende slancio e vigore con la
pubblicazione di numerosi personaggi e serie, più o meno popolari, più o meno
innovativi. Eppure, nel 1905 fa la sua apparizione un fumetto destinato ad
avere una notorietà sconfinata, un’opera continuamente ristampata in edizioni
sempre più complete e curate. Un gioiello della nona arte considerato, da molti,
il più bel fumetto di tutti i tempi.
Stiamo
parlando di Little Nemo in Slumberland,
fumetto onirico che, grazie al talento ed alla visionarietà del suo autore,
Winsor McCay, è riuscito ad attraversare indenne il secolo di vita senza
perdere nulla del suo fascino. Anzi, è riuscito e riesce a fornire nuovi
spunti, idee ed insegnamenti a tanti artisti moderni (non solo in campo
fumettistico).
La trama
di base è abbastanza semplice: Nemo è un bambino di 6-7 anni che ogni notte
vive delle fantastiche avventure, puntualmente concluse quando Nemo,
nell’ultima vignetta, si sveglia. Lo scopo dei sogni di Nemo è quello di
incontrate la Principessa di Slumberland, in cerca di un compagno per i suoi
giochi, che attraverso gli ordini di suo padre Re Morfeo, invia mostri e
ambasciatori per condurlo alla corte del regno di Slumberland. Nemo riuscirà ad
entrarvi solo il 4 marzo 1906, ma per incontrare il suo primo nemico, un
personaggio con il sigaro in bocca di nome Flip Flap, invidioso di Nemo perché
vorrebbe essere lui ad incontrare la Principessa, e per questo cerca di
evitarne l'incontro (col tempo Nemo
diventerà amico di Flip). Incontro con la Principessa che avrà luogo l'8 luglio
1906; a seguire entrerà nella serie un nuovo personaggio con l'aspetto di un
indigeno di colore: Imps, che insieme a Nemo e Flip costituirà il nucleo
centrale di personaggi su cui si svilupperanno le storie. I sogni di Nemo sono
spesso collegati ad un preciso evento riguardante un determinato periodo: come
il Natale, la Pasqua, o la fine dell'anno
che coincidono con il periodo in cui escono le tavole.
La cosa
che colpisce subito nelle tavole di Little Nemo è la cura dei dettagli, la ricchezza
dei particolari di ogni tavola ed i magnifici colori con cui si presentano. È incredibile
il lavoro che McCay portava a termine ogni settimana, considerando che non si
dedicava solo a questa serie, e svolgeva
molte altre attività. Ma le innovazioni del fumetto sono così tante che
influenzeranno altri artisti per decenni. L’autore statunitense rompe infatti
con la tradizionale struttura rigida delle tavole, componendo le stesse nella
più completa libertà espressiva, e lavorando sulla struttura e composizione di
tavole e vignette in maniera funzionale a ciò che sta narrando, all'effetto che
vuole ottenere, alle sensazioni che vuole provocare. Il fumetto assume così un
dinamismo cinematografico.
Passando
invece all’analisi critica: i livelli di lettura del fumetto sono vari ed
esiste una notevole bibliografia al riguardo. Ci si può soffermare sugli
aspetti onirici e anche psicanalitici
delle storie (non dimentichiamo che del 1900 è la prima edizione de “L'interpretazione
dei sogni” di Sigmund Freud) ma c'è chi ha osservato anche gli aspetti sociali
delle stesse. Per alcuni, Slumberland può rappresentare il sogno americano, ed
i personaggi che ne fanno parte possono rappresentare le principali categorie
di individui presenti nell'America di inizio secolo: borghesia (Little Nemo),
proletariato (Flip Flap) e comunità afroamericana (Imps). Altri vedono nel
piccolo Nemo l'artista o l'intellettuale.
A questo
proposito, abbiamo due esempi molto significativi. Il 29 marzo 1908 Little Nemo
visiterà in sogno la poverissima cittadina di Shanty Town, popolata da povera
gente vestita di stracci che abita in case fatiscenti. Con una bacchetta magica
riuscirà a vestire con sfarzo le persone, riparare ed ammodernare le case,
guarire i malati, assimilandosi ad una sorta di Messia capace di portare aiuto
a poveri e bisognosi (ma la madre lo sveglierà ricordandogli che è il 1°
aprile). L’altro episodio molto significativo si verifica a partire dal 24
aprile 1910 quando il piccolo protagonista ed i suoi amici Flip e Imps giungono
in visita su Marte. Questo pianeta è abitato da un terribile capitalista che
possiede tutto e si fa pagare per tutto, dall'aria alla luce, perfino per le
parole. Ne consegue che i poveri oltre ad essere vessati devono stare in
silenzio. McCay non è certo un proletario, ma la critica ad un certo tipo di
capitalismo non potrebbe essere più marcata.
Indubbiamente,
grazie alle sue innovazioni e alla sua
fantasia, Little Nemo conduce ancora oggi il lettore alla scoperta del più
cruciale tema della modernità: la scoperta di noi stessi.