“Perché
fai sempre lunghe passeggiate da solo, invece di andare al ristorante o uscire
con gli amici?” “Perché camminare non costa
niente”
La
Coconino press ha il grande merito di proporre al pubblico italiano le migliori
graphic novel pubblicate nel mondo. Questo permette al comune lettore di
confrontarsi con opere di vario genere: biografiche, storiche, avventurose, fantascientifiche
o sperimentali. A quest’ultima categoria può essere inserito Non costa niente, scritto e disegnato da
Sylvain Limousi, alias Saulne.
Nato
nel 1977, egli è un grande appassionato di cinema e dei modi narrativi del
manga giapponese. Ha realizzato i graphic novel Effleurés, Le Prétexte
(su sceneggiatura della scrittrice Isabelle Bauthian) e Mes Affinités Sélectives. Dopo un periodo trascorso in Cina, a
Shanghai, è tornato a vivere in Francia, dove attualmente vive e lavora.
Dalla sua personale esperienza
cinese nasce Non costa niente, un
viaggio introspettivo, un racconto atipico e sincero e soprattutto una pungente
critica acuta al modello di sviluppo dominante.
Siamo
a Shanghai, nel 2008. Nella metropoli
più occidentale e consumista della Cina, in preda all'entusiasmo da Olimpiadi,
il giovane Pierre si dà alla bella vita con gli amici francesi: ristoranti di
lusso, massaggi e night club, ragazze facili a caccia del ricco turista
europeo.
Ma
i soldi della vacanza stanno per finire, quindi il giovane Pierre, in attesa di
un’eredità che tarda ad arrivare, deve ridurre il suo tenore di vita. E dietro
i grattacieli e le vie dello shopping scopre un po’ alla volta un’altra città:
una Cina povera fatta di vicoli, baracche e biciclette scassate. Affascinato
dalla ricerca di una vita essenziale, il giovane decide di fare un’esperienza
consapevole di povertà estrema.
Invece
di tornare in patria resta a Shanghai, si allontana dagli amici e rifiuta ogni
loro aiuto e prestito, centellinando i risparmi mentre aspetta il denaro
dell’eredità. Si fa bastare 15 euro al giorno, poi 10, poi 5. Infine soli 60
centesimi, appena sufficienti per sopravvivere come i più reietti della città.
Impara a “pensare con
lo stomaco” e a stare da solo. E mentre il suo cammino procede, le tavole a
fumetti da vivaci e colorate si fanno via via sempre più grigie. Divenuto ormai
un consapevole monaco metropolitano, Pierre scoprirà verità profonde e
importanti su se stesso e su ciò che davvero ha valore.
È un romanzo grafico
intenso, fatto di piccoli gesti, pensieri, pause, contemplazioni e silenzi. Un
modo per testimoniare e descrivere un punto di vista diverso, anomalo, provato
solamente da chi si è spinto oltre la superficialità della vita moderna, da chi
sperimenta su di se le privazioni peggiori, da chi davvero prova “fame” (punto
di vista carico di significato e descritto magistralmente nelle tavole in
bianco e nero che si succedono a quelle a colori, a sottolineare il “pensare
con lo stomaco”).
Provocatorio e riflessivo
nello stesso istante, l’opera è ricca di riferimenti e pensieri che portano
alle mente attenta e curiosa gli scritti e le parole del filosofo economista
Serge Latouche, nella considerazione di una più semplice e vera, la scoperta di
una sobrietà moderna e senza tempo.